Si dice: “ it takes two to tango!”
E due sono le sorelle, Viola e Vera Arrivabene Valenti Gonzaga che, dalla passione per la loro Venezia e per le furlane, hanno creato il mondo di Vibi Venezia
La furlana è per eccellenza la pantofola della tradizione veneziana: il nome è antico, risale all’Ottocento, a quando alcune donne del Friuli, ingegnose quanto coraggiose, cominciarono a produrre delle calzature con stoffe di recupero e vecchi copertoni di bicicletta. Leggenda vuole che una famiglia decida in seguito di aprire una piccola bottega di scarpez, come le chiamano in dialetto friulano, al ponte di Rialto. La furlana diventa subito la scarpa preferita dei gondolieri, perché la sua suola in gomma garantisce loro tenuta ed equilibrio senza rovinare la preziosa vernice di pece delle gondole.
Le stoffe si fanno più preziose e i mille colori del velluto incantano tutti. Fin da bambine nostra madre ce le metteva e noi ci immaginavamo storie incredibili, di antenati che sgambettavano in giro per Venezia o sgattaiolavano silenziosi per le stanze del nostro Palazzo. Ci piaceva quella forma così pulita che ci ricordava le calzature antiche, dei grandi teleri dei Bellini e di Carpaccio, quando la domenica ci portavano per musei: allora sbuffavamo, oggi siamo le prime a tornarci perché sono un’inesauribile fonte d’ispirazione quanto la nostra Venezia.
Come è nato VIBI Venezia? Semplice! Ogni volta che salivamo su un aereo o un treno per raggiungere degli amici, questi ci chiedevano di portare delle furlane per tutta la famiglia e poi per gli altri amici, i fidanzati e via discorrendo… E allora: perché non spedirle?
Era il 2015 quando ci siamo guardate negli occhi e abbiamo deciso di mettere da parte la nostra rivalità – siamo nate a pochi mesi di distanza! – e di unire le forze creando un marchio che fosse il simbolo del nostro legame fraterno e dell’amore che ci lega a Venezia e ai nostri ricordi d’infanzia. Abbiamo trovato la combinazione per dare libero sfogo alla nostra creatività, sostenendo il lavoro di artigiani straordinari e rilanciando una delle tradizioni della città che più amiamo al mondo: Venezia.
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